Il Convegno bolognese del 5 dicembre scorso – organizzato affrettatamente in coincidenza con la fortunata presenza di Andrés Segovia – ha assunto tale importanza da consigliare i numerosissimi convenuti a proporre di considerare il Convegno quale vero e proprio Congresso sotto il nome di X Giornata Chitarristica Italiana e II Internazionale.
Fra gli intervenuti abbiamo notato, oltre al Prof. Romolo Ferrari, Presidente dell’U.C.I., l’editore Bèrben, il M° Guidi ed il Prof. Barbieri di Modena; il Dott. Murtula di Fratta Polesine; i Signori Pini e Orsolino di Genova; Romani, Cigarini, Dr. Orlich e Prof. Piccinini di Reggio Emilia; Rossi e Geom. Rigacci di Siena; Volpini di Prato; Ferracin e Salomon di Rovigo; Speciale di Napoli; Cabassi e Sig.na Padovani di Parma; Prof. Squarzoni di Ferrara; Sig. Roveri di Milano. Oltre, naturalmente, a molti altri e al numeroso gruppo bolognese: Prof. Rezio e Alessandro Buscaroli, M° Pignocchi, Geom. Suzzi, Prof. Salvi, Ing. Sonnino, Avv. Bassi, Signora Sara Stegani Forti, Sigg. Pezzoli, Rizzoli, Geom. Visani, Liutaio Gamberini, ecc.
Particolarmente gradita la presenza della Signora Vaccari, vedova dell’indimenticabile Maestro Vaccari.
La Giornata si e aperta alle ore 9.30, nei locali del Circolo delle Cinque Arti in Via Indipendenza, con un breve saluto porto dal Prof. Ferrari ai numerosi intervenuti. Siedono al tavolo della Presidenza, oltre al Prof. Ferrari, l’Avv. Jahier, il Prof. Rezio Buscaroli, il M° Murtula ed i Segretari Guidi e Sassoli.
Il Presidente apre quindi la discussione sulla opportunità di creare nuovi metodi per l’insegnamento della chitarra e propone di dare alle stampe un metodo da lui preparato, completato da vari pezzi e brani di noti autori, rinunciando ad apporre all’opera il suo nome.
Prendono poi la parola il Prof. Buscaroli, il Maestro Dr. Murtula, il Rag. Orsolino ed altri, esprimendo le proprie opinioni in merito. Riassumiamo brevemente.
Il Prof. Buscaroli è favorevole alla adozione del metodo compilato dal Prof. Ferrari, corredato da una appendice di pezzi dei migliori autori, in quanto ritiene indispensabile la creazione di un unico piano di studi organico, che formi la base dell’insegnamento chitarristico. Ogni insegnante potrà poi, volendo, integrare il detto metodo con tutte le aggiunte che riterrà necessarie.
Il Rag. Orsolino è invece del parere che non sia possibile uniformare il metodo d’insegnamento, perché ogni chitarrista, specialmente in Italia, ha una tecnica propria, personale. Preferirebbe un metodo composto esclusivamente da esercizi e studi tratti da autori diversi. Anche il Dott. Murtula concorda con l’opinione del Rag. Orsolino ed osserva che infatti ogni insegnante usa un proprio metodo.
Prende quindi la parola l’Avv. Pietro Jahier. Egli porta innanzi tutto ai convenuti il saluto del Maestro Segovia ed il suo ringraziamento per la carica di Presidente Onorario dell’U.C.I. offertagli. Aggiunge che il Maestro, dolente di non poter intervenire alla riunione della mattinata, spera di poter essere presente alla sera.
L’Avv. Jahier prosegue poi indicando il problema cruciale che è indispensabile risolvere: far conoscere, in Italia, l’arte chitarristica. Nel nostro Paese la Chitarra è pressoché ignorata dal pubblico; rarissimi i concerti; non esiste una sola cattedra per il suo insegnamento in nessun Conservatorio. Occorre perciò alimentare l’interesse con frequenti riunioni e scambi di idee, per giungere a risultati concreti.
Per quanto riguarda la discussione metodologica, l’avv. Jahier concorda in parte con le opinioni espresse dal Prof. Buscaroli, pur non ritenendo del tutto consigliabile l’adozione di un unico metodo d’insegnamento.
Alle 11 il Prof. Ferrari si assenta per recarsi a rendere omaggio al M° Segovia e la presidenza viene assunta dal Prof. Buscaroli, mentre la discussione sui metodi viene momentaneamente sospesa.
Il Rag. Orsolino, dopo aver deprecato l’oblio, del tutto immeritato, in cui è oggi abbandonata la musica italiana per chitarra, invita i convenuti a valorizzarla ed a farla conoscere.
Il Dott. Murtula pronuncia quindi brevi parole per commemorare Umberto Giordano, di recente scomparso, e due grandi Maestri della Chitarra, Mozzani e Vaccari, la cui perdita ha così profondamente addolorati i chitarristi d’Italia e del mondo.
Esorta quindi i congressisti a contribuire attivamente alla propaganda ed alla maggiore diffusione della nostra Rivista, che si è rivelata strumento di grande efficacia per stabilire i più stretti e cordiali rapporti fra tutti i cultori del nostro strumento.
Il Rag. Orsolino esegue poi sulla sua chitarra eptacorde alcuni brani musicali, per dimostrare ai congressisti le maggiori possibilità armoniche derivanti dall’aggiunta della settima corda. Egli suona un Preludio di Giuliani, Pensiero melanconico, Studio tremolo e Nostalgie sarde di Murtula.
Alle 13 i lavori vengono sospesi.
Dopo la colazione, consumata da molti dei convenuti nei locali dello stesso Circolo degli Artisti, tutti i chitarristi si recano al Teatro Comunale per assistere al Concerto di Segovia.
Alle ore 21 i Chitarristi si radunano nuovamente al Circolo ove, dopo qualche minuto di attesa, fa il suo ingresso il Maestro Segovia. Egli è accompagnato dall’avv. Jahier, dalla Signora Olga Coelho e dal Prof. Ferrari, e viene salutato al suo apparire da una lunga, entusiastica ed affettuosa ovazione dei presenti, che gli si affollano intorno. Ristabilitosi il silenzio, il Prof. Ferrari legge l’atto di nomina col quale l’Unione Chitarristica Internazionale nomina suo Presidente Onorario il Grande Chitarrista. Esso dice testualmente:
«Il Comitato Centrale dell’Unione Chitarristica Internazionale, – sicuro interprete della grande famiglia dei chitarristi di tutto il mondo – acclamando in Andrés Segovia il sommo virtuoso dell’Arte Chitarristica, – grato ed orgoglioso che tanto nome apporti lustro e sia auspicio per le migliori fortune del Sodalizio, – su proposta dei Chitarristi Italiani, nomina e proclama il Maestro Andrés Segovia Presidente Onorario dell’Unione Chitarristica Internazionale».
Quindi il Prof. Ferrari comunica che il Maestro Segovia tornerà presto tra noi, probabilmente nel prossimo aprile, dandoci così la gioia di riascoltare la sua inimitabile arte.
Viene poi presentata al Maestro una pregevolissima
chitarra Stradivarius, sulla quale Egli, dopo averla attentamente esaminata, appone la sua firma.
Indi ha inizio una breve esibizione di alcuni chitarristi: si producono il Rag. Orsolino, con la sua eptacorde (Pensiero malinconico e Nostalgie sarde di Murtula); Giorgio Pezzoli (Serenata nostalgica e Andante armonioso dello stesso); Giorgio Rizzoli (Tarantella di Calvaruso) e Francesco Pini (Studio di Sor, Danza Mora di Tarrega e 5a Danza Andalusa di Granados).
Parla poi, a nome del Maestro, l’avv. Jahier, esprimendo ai convenuti il compiacimento di Andrés Segovia per il fervido ed appassionato entusiasmo dimostrato dai chitarristi italiani verso l’arte della chitarra.
Quindi, facendosi interprete dei sentimenti di tutti, rivolge al Maestro un caldo ringraziamento per l’onore che Egli si è benignamente compiaciuto di fare ai Chitarristi d’Italia, dando loro la gioia di trascorrere qualche tempo con Lui.
Dopo di che, sollecitata dai vibranti applausi dei presenti, la Signora Olga Coelho, celebre cantante e chitarrista brasiliana, esegue due noti e squisiti pezzi del suo repertorio: una scintillante ed arguta canzone comica, «El sapo», ed una «Cancion de cuna», trascritta per lei dal Maestro Segovia e che Ella canta con grazia sognante e malinconica, accompagnandosi splendidamente sulla chitarra.
Vivissimi battimani scrosciano alla fine delle sue deliziose interpretazioni, poi si continua ad applaudire chiedendo al Maestro, più con gli occhi che con la voce, di suonare. E il Maestro benignamente acconsente.
Sulla stessa chitarra che èservita alla Signora (una ottima «Gallinotti» di proprietà del Geom. Suzzi), Segovia suona una «Canzone popolare argentina»,ricamandone la delicata trama con quella squisita e inconfondibile maestria di tocco che Lui solo conosce. Alla fine, le ovazioni entusiastiche sembra non vogliano più aver termine.
Ora i Chitarristi si stringono attorno al Maestro, che firma autografi su autografi, e non vorrebbero più staccarsi da Lui. Ma l’ora è ormai tarda, ed Andrés Segovia, salutato da una ultima ovazione ed ossequiato dai dirigenti dell’U.C.I. si accomiata da tutti.
Prima di uscire sosta qualche momento in una saletta attigua dove appone la Sua firma su una parete, tracciandola con un sottile pennello intinto di rosso; altrettanto fa la Signora Coelho. Anche il Club delle Cinque Arti conserverà così un autografo del Maestro.
Dopo la sua partenza, hanno ancora luogo alcune esecuzioni chitarristiche da parte del Rag. Orsolino, del Sig. Giorgio Pezzoli e del Sig. Pini Francesco. Vengono così suonati la «Serenata di Lindoro»del Dott. Murtula (Orsolino); Feste Lariane e Carmela di Mozzani (Pezzoli); Gavotta di Bach e Notturno di Chopin (Pini).
Alla una di notte la bella manifestazione si chiude.
A nome di tutti i chitarristi ci è particolarmente gradito esprimere il più vivo plauso ed i migliori ringraziamenti al Prof. Rezio Buscaroli, al Geom. Suzzi ed al Signor Luigi Sassoli che hanno provveduto alla organizzazione della Giornata; al Prof. Vignoli, Presidente del Circolo delle Cinque Arti, alla Direzione ed al Segretario Prof. Dinamo Ferri che con tanta cortesia si sono prestati per fornire il bel locale e renderlo quanto più possibile accogliente.
La X Giornata Chitarristica, in «L’Arte Chitarristica», II, n. 12, 1948, pp. 2-3.
Fotografie
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