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A Cremona il giorno 26 settembre si è svolto il Congresso Chitarristico organizzato dalla Società «I. Ferrari» di Modena con la collaborazione del M° Sterzati di Cremona.
Al mattino, dopo ampia discussione sull’ordine del giorno, il Presidente della predetta Società pronunziava, come riferisce la «Gazzetta dell’Emilia», un «discorso storico, tratteggiando la figura del noto chitarrista e compositore M. Giuliani».
Quindi i congressisti, fra i quali figuravano noti chitarristi italiani ed esteri, si recavano a visitare i monumenti cittadini, la Mostra Stradivariana, e la tomba del grande liutaio Cremonese, chiudendo la laboriosa mattinata con un lauto pranzo durante il quale regnava fra gli intervenuti la più viva cordialità.
Al pomeriggio nella sala del palazzo Cittanova, messa gentilmente a disposizione dal Sindaco, alcuni tra i chitarristi presenti al Convegno davano brillante prova della loro capacità di esecutori: e precisamente il modesto ma valoroso Sig. Balboni di Modena, il Sig. Borghi, il Sig. Ornerio, il Sig. Maurino di Torino, il Sig. Ghirarduzzi ed il noto inspirato compositore Prof. Pezzoli di Bologna, il Sig. Pilla ed il valoroso insegnante M° Tempestini di Milano, il Sig. Romani di Reggio Emilia, ai quali tutti veniva offerta una medaglia della Camera di Commercio di Modena ed un diploma d’onore della Società Organizzatrice del Congresso.
Alla sera, a chiusura del Convegno, tenevano l’annunziato Concerto i due chitarristi esteri, Prof. Behrend di Berlino e Prof.ssa Marga Bäuml di Graz, svolgendo un interessante programma di musiche ben selezionate, nell’esecuzione delle quali dimostravano entrambi di possedere grandi risorse tecniche e grandi virtù interpretative.
Il pubblico festeggiava i due valenti esecutori ed applaudiva anche calorosamente il M° Brasi, direttore dell’orchestra d’archi a mezzo della quale e con la solista Professoressa Bäuml veniva eseguita l’op. 30 di Giuliani nella partitura ricomposta per l’occasione dal Prof. Ferrari.
Al riguardo il giornale «Italia» di Milano scrive che «l’orchestra diretta dal M° Brasi, che ha accompagnato la celebre chitarrista tedesca, ha fornito una buona prova, sebbene le troppo ridotte (per forza maggiore) prove, abbiano impedito una buona fusione fra solista ed archi».
In complesso, però, una bella giornata che ha lasciato nell’animo degli intervenuti un simpatico ricordo.
Notiziario dall’Italia, in «L’Arte Chitarristica», VIII, n. 47, 1954, p. 7-8.
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