Dal 2 al 15
novembre ha avuto luogo a Berlino il Congresso
Internazionale della Chitarra. Desidero
rendere omaggio all’organizzatore e
ringraziare di cuore per l’invito al
Congresso. In particolare vorrei ringraziare
il prof. Karl Junkmann e il maestro Siegfried
Behrend per l’ospitalità. Ho imparato tante
cose da questo Congresso e credo sia mio
dovere trasmettere ai giapponesi quello che ho
appreso. Mi auguro di poter sviluppare sempre
meglio il campo della Musica per Chitarra,
sulla quale continuerò a scrivere articoli.
17 ottobre:
partenza da Sendai, arrivo a Tokyo e
preparazione materiale per il Congresso. 23
ottobre: partenza dall’aeroporto di Haneda con
la compagnia aerea SAS e arrivo a Manila per
sosta aereo. 24 ottobre: partenza da Manila
per Roma via sud. 25 ottobre: arrivo a Roma, e
partenza da Roma per Düsseldorf passando da
Zurigo, e da Düsseldorf, cambiando aereo,
arrivo a Berlino. Quando sono arrivato a
Berlino, mi aspettava il prof. dott. Karl
Junkmann dello studio Schöring che mi ha
accompagnato all’Hotel Pension Teske.
Il 26 ottobre
vedo il prof. Siegfried Behrend, organizzatore
del Congresso, appena rientrato da una
tournée in Russia. Il 27 ottobre:
conferenza stampa al ristorante Berliner Kindl
con il giornale Die Kurier. Per la
prima volta incontro il venticinquenne prof.
Behrend, particolarmente attivo e simpatico.
Arrivo di Bruno Henze, arpista al teatro di
Berlino Est dopo la Seconda Guerra Mondiale,
dopo aver perso tutti i suoi strumenti e i
suoi spartiti nonché tutti gli scritti
lasciati dal padre Carl Henze, ora insegnante
nella zona Wedding di Berlino Ovest.
Dal 27 ottobre
in poi: comincio ad avere le riunioni con
Behrend, ad andare a sentire le prove
dell’orchestra e della musica da camera tutti
i giorni, nel frattempo ho visitato i musei,
il giardino zoologico e il giardino botanico.
Il 30 ottobre:
arrivo del prof. Ekmetzoglou del Conservatorio
di Atene e del prof. Stephan Pratt del
Conservatorio di Ankara. Il prof. Ekmetzoglou,
che ha 48 anni, è ormai diventato un bravo
artista. Ha avuto alcune lezioni da Andrés
Segovia e Emilio Pujol presso l’Accademia
Chigiana di Siena. Da parte del maestro Jiro
Nakagawa ho richiesto al prof. Ekmetzoglou
notizie sul suo maestro Nicolas Lavdas,
ottenendo la promessa che al suo rientro ad
Atene mi avrebbe inviato informazioni e
fotografie.
Il 1° novembre
sono arrivati il giapponese Takamine e il
prof. Heinz Bischoff con la moglie. È la prima
volta che incontro il prof. Bischoff che ha
più di 70 anni e mi ha commosso la sua
esecuzione sul liuto a casa di Behrend. A
Berlino, vedo sulla strada la locandina del
Ventesimo Congresso Internazionale della
Chitarra che ha luogo da domani.
Il 2 novembre:
apertura del Congresso presso l’Eichengalarie
nel Palazzo Charlottenburg in cui domina un
lampadario di 300 candele accese che mette in
luce un pubblico particolarmente elegante. Il
sipario del Congresso si apre con un
divertimento di Mozart diretto dal maestro
Hannuschke. I programmi del Congresso previsti
durante il giorno sono i seguenti: seminari,
conferenze, relazioni e riunioni, mentre i
programmi serali prevedono concerti in diverse
sale, con inizio alle ore 20. Ci sono
recitals di Erner Berger e di Gimpel, ma
non ho tempo di andarli a sentire. Karajan è
in tournée fuori Berlino. Mi sono
incontrato con il sig. Konrad Wölki e la
signora.
La mia
conferenza si è svolta il 7 novembre alle ore
10.00 ed ho avuto tanti applausi dal prof.
Romolo Ferrari (rappresentante dell’Italia) e
da tutti gli altri, anche per l’idea di usare
i proiettori e i quadri. È andata bene anche
l’esecuzione del brano Matasuri di
Syoji Wakamatsu interpretato da Takamine.
Molte sono state le richieste del manoscritto
della mia conferenza.
All’esposizione
di chitarre organizzata dalla casa musicale
Bote & Bock, dal 5 novembre, hanno partecipato
dal Giappone le chitarre fatte a mano da
Nakade e da Kawano, Dynamic Guitar di Yamaha e
di Koga (presentate solo in foto). Sono state
esposte anche le corde ‘Marnko’ del sig.
Yoshiyuki Koishikawa.
Poiché a
Berlino l’aria è secca, la chitarra suona
bene. Il Sig. Kano ha presentato la sua
chitarra ‘Mokurei’ solo attraverso le foto, ma
ad Adolf Meiner è piaciuta molto e Behrend ed
Henze hanno apprezzato in particolare
l’accuratezza delle rifiniture.
Sono stati
esposti anche vari metodi fra i quali: Il
Metodo di Chitarra di Yasuo Abe, La
Tecnica della Chitarra di Kyomoto,
Tarrega-Roch di Masao Koga e Il Metodo
della Chitarra di Hisao Ito. Vi era anche
una presentazione di musica giapponese dai
dischi: la Gagaku, la Musica di Koto, le
musiche di Morinari Takei e le musiche di
Masao Koga. Herbert Baumann è rimasto
particolarmente affascinato dalla musica
Gagaku, tanto da richiederla molte volte.
La serata
dell’8 novembre, dedicata alla musica
giapponese di chitarra, era organizzata
dall’Associazione Germania-Giappone presso la
Sala dei Congressi, una sala grande come il
Palazzo Gioventù Giapponese di Tokyo, con
un’ottima acustica. Era bello vedere più di un
centinaio di macchine che giungevano per il
concerto. Sul palcoscenico hanno messo la
bandiera giapponese con la bandiera di Berlino
a destra e la bandiera tedesca a sinistra.
Prima della nostra esecuzione, il Console
Hogan ha pronunciato il suo discorso.
Mi è
dispiaciuto molto che Yasumasa Kohara non
abbia potuto venire a suonare, ma abbiamo
avuto al posto suo degli esecutori speciali
come il flautista Norio Oshima e il soprano
Shigeko Yano apparsa in kimono ottenendo un
grande successo. Alle 7.00 di sera dello
stesso giorno era prevista una trasmissione
del nostro Concerto su RIAS (unica
trasmissione durante il Congresso). Dopo il
concerto siamo stati invitati dal Console e
dalla Sig.ra Hogan ad un ricevimento presso
l’albergo Kempinski in onore del prof. Karl
Junkmann.
Devo dire che
il prof. Behrend, pur avendo solo 25 anni, è
stato veramente bravo ad organizzare questo
Congresso durato due settimane, senza poter
contare sulla collaborazione del prof. Bruno
Henze e del prof. Conrad Welch, avendo ambedue
una certa età.
Avrei
desiderato incontrarmi con Erwin
Schwarz-Reiflingen, ma non potendo essere
presente mi ha fatto pervenire una lettera di
saluto. Lo conoscevo bene come editore di
Die Gitarre avendo io pubblicato Gli
studi per la Chitarra.
Behrend non è
ancora perfetto come chitarrista, ma è
bravissimo nella musica d’insieme, col canto e
con l’orchestra. Devo dire inoltre che non è
stato perfetto nell’ospitare i partecipanti,
ma è stato bravo a realizzare il Congresso
anche senza i consigli dei vecchi maestri
chitarristi. Quello che abbiamo apprezzato in
modo particolare è stato il supporto RIAS e
SFD e la collaborazione di giovani musicisti e
bravi compositori come Herbert Bauman, Heiz
Hartig, Hannuschke e Carl Goroin. Situazione
ideale per un giovane musicista e direi
importante per tutti noi.
Ho sentito un
po’ la mancanza della Spagna e della Francia.
I partecipanti musicisti che non sono saliti
sul palcoscenico, come Jim Gilbert,
chitarrista e pittore del Messico, Manuel
Alboreda di Colombia, Stephan Pratt di Ankara
(Turchia) e Moshe Levy di Israele, hanno
comunque partecipato al Congresso tutti i
giorni. Il prof. Ekmetzoglou di Atene, che ha
avuto tre lezioni con Segovia e Pujol
all’Accademia Chigiana, sembrava già un grande
artista. Enrico Tagliavini dall’Italia aveva
il distintivo dell’Accademia Chigiana sulla
sua giacca ed aveva buona tecnica a suonare
bene Legnani, ma non è ancora perfetto come
artista.
Personalmente
sono rimasto profondamente impressionato
dall’esecuzione sul liuto del prof. Heinz
Bischoff con la signora Rapp-Poli e la cosa
più emozionante è di averlo potuto ascoltare
nella sala antica del Palazzo Charlottenburg.
Valeva la pena
di partecipare al Congresso. Sono veramente
soddisfatto di tutte queste opportunità. Non
appena rientrerò in Giappone scriverò della
musica per liuto con delle precisazioni che ho
avuto solo ora e devo dire che sono stato
fortunato a sentire esecuzioni di così alto
livello, in particolare nella musica
d’insieme, come chitarra con flauto a becco,
musica da camera e con orchestra.
Vorrei
aggiungere una collaborazione indimenticabile
del soprano Shigeko Yano e del flautista Norio
Oshima, entrambi residenti a Berlino.
Il soprano
Shigeko Yano è bravissima, il 26 ottobre ha
cantato come solista alla Sala del
Conservatorio la Messa in si minore di Bach,
diretta dal maestro Karl Forster, con il coro
del St. Hedwigskathedrale e con altri
cantanti: Hildegard Rütgers (contralto),
Helmut Kerbo (tenore), Hans-Olaf Hudemann
(basso). Noi ci sentiamo veramente orgogliosi
di lei. Il soprano Yano ha cantato molte volte
con il chitarrista Behrend avendo un contratto
con RIAS fino all’anno 1960. Mi manderà un
loro nastro registrato.
Non immaginavo
che il nostro concerto andasse in
trasmissione, questo vuol dire che siamo
esotici per i tedeschi, non significa che
siamo bravissimi. Sul giornale abbiamo trovato
una recensione critica al nostro concerto
molto lusinghiera dal titolo Il suono
esotico; sembra che i tedeschi siano
giapponofili.
Un’altra cosa
che non mi aspettavo, è che ci hanno chiesto
di prendere parte a un documentario di un film
SFB (Sender Frei Berlin), film che verrà
inviato al reparto cultura del Ministero
Affari Esteri giapponese tramite il Consolato.
Oltre a
Tagliavini che era tornato in Italia prima di
noi, i partecipanti al film erano il prof.
Bischoff che ha suonato il liuto, il prof.
Ekmetzoglou che ha suonato una melodia greca e
il soprano Yano che ha cantato la musica
giapponese (accompagnata da Behrend), Takamine
ed io.
Takamine è
partito per Amburgo per sentire il concerto di
Segovia del 13 novembre. Il 15 novembre
abbiamo ricevuto l’invito di partecipazione al
film Kunstfilm organizzato
dall’Accademie für Bildende Kunst. I
partecipanti erano Rolf Rapp e Nives Poli
(moglie di Rapp e prima ballerina della Scala
nonché musicista classica). Non vedo l’ora di
vedere questo bellissimo film che ci
invieranno.
Il 16 novembre,
un giorno dopo la chiusura del Congresso, ho
visto il film Dr. Albert Schweitzer al
Filmbühne. È stata questa per me una
meravigliosa occasione per entrare in questa
dimensione prima di andare in Africa. Era
bello ascoltare il testo e la voce del giovane
Schweizer e vederlo suonare l’organo della
chiesa di Güyunsbach mentre la sua gattina
Susie offriva la sua collaborazione sul pedale
dell’organo. Non vedo l’ora di andare in
Africa a visitare il dott. Schweizer.
I. Takahashi,
La mia partecipazione al Ventesimo
Congresso Internazionale della Chitarra,
in «Armonia», V, n. 6, 1958, pp. 1-4.
Si ringrazia
Noriko Imai per la traduzione del testo dal
giapponese all’italiano.
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