IX Convegno
Chitarristico
Il 28 settembre 1947 ha avuto luogo in Alessandria, sotto gli auspici della Unione Chitarristica Internazionale e a cura del Comitato Organizzatore composto dei Signori Ignazio Limiero, Presidente, Renato Andreini e Amedeo Savoldi, Membri, la Iª Giornata Chitarristica Internazionale (IXª Italiana), che si è svolta in una atmosfera di cordiale fraternità e di entusiasmo artistico sì da riuscire, come era nelle intenzioni degli organizzatori, una vera e propria Festa chitarristica.
Dall’ordine del giorno, già pubblicato nel nostro precedente numero, erano infatti state escluse le discussioni di carattere tecnico, per lasciare maggior tempo alle audizioni dei partecipanti, i quali sono intervenuti numerosi da ogni parte d’Italia, confermando così che l’attività chitarristica nazionale, dopo i lunghi e duri anni di guerra, sta riprendendo tutto il suo passato vigore.
Alle ore 9.30 del 28 settembre i 60 congressisti, fra i quali era pure il notissimo concertista e compositore Prof. Benvenuto Terzi, si sono riuniti nel salone del Liceo Musicale «A. Vivaldi», gentilmente concesso dal Sindaco di Alessandria, ed il Presidente dell’U.C.I. Prof. Romolo Ferrari ha dichiarata aperta la seduta.
Sedevano con lui al tavolo della presidenza i Signori Limiero, Savoldi e Andreini.
Prende per primo la parola il Signor Limiero che, nella sua qualità di Presidente della Unione Mandolinistica Alessandrina (U.M.A.), porge ai convenuti il cordiale e fraterno saluto dei componenti la sua Associazione.
Il Prof. Ferrari risponde ringraziando e quindi, rivolto ai convenuti, indirizza loro alcuni brevi parole. Egli si compiace innanzi tutto di vedere raccolti intorno a sé tanti appassionati cultori dell’arte chitarristica e si dichiara convinto che, dopo la forzata interruzione causata dalla guerra, queste periodiche riunioni di cultori ed amatori della chitarra potranno sempre più intensificarsi e perfezionarsi, costituendo il mezzo più efficace per la divulgazione della nostra nobilissima e misconosciuta arte.
Parla poi della costituzione della Unione Chitarristica Internazionale, che ha lo scopo di riunire in una sola grande famiglia tutti i chitarristi del mondo, e dell’attività della Casa Editrice Bèrben che, oltre alla edizione delle composizioni musicali ed alla stampa della Rivista, ha attualmente allo studio nuove iniziative, alcune delle quali già in via di realizzazione.
Esorta quindi i partecipanti a fare attiva propaganda per aumentare considerevolmente il numero degli abbonati a «L’Arte Chitarristica», assicurando così la vita di questa pubblicazione che ha già ottenuto tanti vivi consensi anche all’estero e per mezzo della quale sono già stati stabiliti preziosi contatti con le maggiori associazioni chitarristiche d’ogni parte del mondo.
Al termine del discorso di apertura del Prof. Ferrari, ed a seguito del desiderio espresso da alcuni convenuti, ha avuto luogo una breve discussione sui vari metodi per chitarra e sulle corde armoniche.
Prende per primo la parola il Maestro Carlo Palladino di Genova, fondatore e direttore della «Scuola Luigi Mozzani», che prospetta la assoluta necessità di un coordinamento dei vari metodi per l’insegnamento della chitarra e fa leggere una interessante relazione sui metodi usati nella sua Scuola e sulla fervida attività della stessa. Anche il Prof. Terzi dichiara che è indispensabile addivenire ad una unificazione e coordinazione dei vari metodi, ed a lui si associano molti congressisti, fra i quali i Signori Orsolino, Cabassi, Pezzoli, Savoldi e Andreini.
Il Presidente propone allora di nominare una Commissione per lo studio della importante questione; la proposta è accolta e quali componenti della stessa vengono nominati ad unanimità i Sigg.: Prof. Romolo Ferrari di Modena - Prof. Benvenuto Terzi di Bergamo - Maestro Carlo Palladino di Genova e Rag. F. Orsolino di Genova. Si stabilisce poi che la Commissione si riunirà, quanto prima, in località da destinarsi, possibilmente nelle vicinanze di Modena onde permettere all’Editore Bèrben, a cui i numerosi impegni non hanno permesso di essere presente alla Giornata Chitarristica, di partecipare ai lavori.
Il Prof. Ferrari dà quindi lettura delle adesioni pervenute fra le quali particolarmente gradita e significativa quella del Maestro Verdier, Presidente della Associazione francese «Les Amis de la Guitare».
Chiusa la breve ed interessante parentesi di discussioni, alle ore 10.45 si dà inizio alla prima parte del programma con l’audizione dei partecipanti.
I chitarristi Pezzoli di Bologna, Cigarini di Reggio Emilia, Forneris di Alessandria, Calcina di Genova e Romani di Reggio Emilia si susseguono, eseguendo alla perfezione musiche di Sor, Tarrega, Mozzani, Murtula, Forneris, Pezzoli, Ferrari, Silvestri, ecc. L’elenco delle varie composizioni eseguite dai diversi partecipanti è riportato integralmente al termine della presente relazione.
Un interessante e gradito fuori-programma è stato rappresentato dalla magistrale esecuzione, fatta dal Prof. Salvi di Bologna sul suo mandolino armonico, di due pezzi di notevole difficoltà: l’Ave Maria di Gounod ed una composizione del Prof. Salvi stesso. Forse qualcuno potrà meravigliarsi che, ad un Congresso Chitarristico, sia stato ammesso anche un mandolinista, ma, in questo caso, l’eccezione è stata consentita dal fatto che il concertista si serve del mandolino come se fosse una chitarra, eseguendo contemporaneamente canto e accompagnamento e ricavandone effetti veramente sorprendenti. Tutti i convenuti hanno vivamente acclamato l’abilissimo mandolinista. Il Prof. Salvi si è compiaciuto inoltre di offrire a tutti i convenuti una artistica cartolina con una sua composizione poetica a ricordo della giornata chitarristica.
Alle 12.45 i congressisti si sono raccolti in una sala del Ristorante S. Bartolomeo per consumare la colazione.
Nel concerto del pomeriggio – che ha avuto inizio alle ore 15 – si sono nuovamente prodotti alcuni chitarristi che già avevano suonato la mattina. Inoltre sono stati sentiti i Sigg. Ghersi di S. Remo, Centanaro di Genova, il valente compositore Rag. Orsolino pure di Genova, Barbieri di Milano, e il giovane Francesco Pini di Genova, allievo del Maestro Carlo Palladino, che si è rivelalo per una autentica promessa chitarristica.
L’attesa più viva era stata riservata al concerto serale, tenuto dal Prof. Benvenuto Terzi.
Davanti ad un pubblico scelto ed appassionato – fra cui il Prefetto di Alessandria ed un forte gruppo di personalità artistiche – che gremiva la vasta sala del Liceo Musicale «A. Vivaldi» il concertista iniziava lo svolgimento dell’annunciato programma che pubblichiamo qui sotto.
Il tocco morbido e penetrante, la tecnica impeccabile, la profondità d’interpretazione di questo grande artista della chitarra hanno avvinte fin dal primo momento l’attenzione del pubblico che ha seguito le perfette esecuzioni con crescente entusiasmo. L’ultimo pezzo in programma, la famosa «Campanella» di Litz, viene acclamato con interminabili applausi che costringono il concertista a concedere un bis: la «Serenata» di Schubert, nella trascrizione dell’esecutore.
Il successo della bella serata e l’intenso godimento artistico che ha procurato agli intervenuti, hanno lasciato in tutti un vivo desiderio di riascoltare presto il Prof. Terzi, magnifico artista e finissimo esecutore, che occupa oggi un posto eminente fra i pochi virtuosi di chitarra contemporanei.
Nel chiudere questa relazione porgiamo un vivo ringraziamento al Sindaco di Alessandria, che ha gentilmente concesso l’uso della Sala del Liceo Musicale, ai Maestri Antonellini e Panettero e ai Signori Savoldi e Andreini che si sono attivamente prodigati per la organizzazione e la riuscita della Giornata Chitarristica, non lesinando lavoro e spese.
Un particolare plauso, poi, va diretto al Signor Alessandro Limiero che, oltre ad occuparsi con particolare interesse della organizzazione, ha sostenuto personalmente notevoli spese per la propaganda e la migliore riuscita della bella manifestazione.
La IX Giornata Chitarristica Internazionale, in «L’Arte Chitarristica», I, n. 5-6, 1947, pp. 1-3.
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